CNA Fita, nella sua azione di tutela degli interessi degli autotrasportatori, è stata la prima Associazione di categoria in Italia che ha promosso un’azione collettiva di risarcimento contro il “cartello” illegale costituito dalle case costruttrici di autocarri, che è stato accertato e sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di quasi 3 miliardi di euro. Per illustrare le modalità di questa iniziativa, è stato organizzato un incontro per sabato 12 novembre 2016 alle ore 11 presso la sede della soc. cooperativa  Polo Autotrasporto, via Del Commercio 359, Pievesestina di Cesena. Sono previsti interventi dell’avv. Giovanni Scoccini, studio legale Giovanni Scoccini e associati e del prof. Paolo Buccirossi, Direttore dello studio economico LEAR; l’incontro sarà coordinato da Daniele Battistini, presidente CNA FITA Forlì-Cesena.

L’azione collettiva promossa da CNA Fita è aperta a tutte le imprese che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine autocarri di oltre 6 Ton. delle marche DAF, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, MAN/Volkswagen, Volvo/Renault e Scania, immatricolati tra il 1997 e il 2013. Gli associati CNA possono partecipare all’azione collettiva senza anticipare spese legali. L’azione collettiva ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende e, in particolare, di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze e le risorse per agire individualmente, in un giudizio complesso come questo, per il risarcimento dei danni derivanti da una violazione delle norme antitrust. L’azione collettiva, che punta a tutelare collettivamente l’interesse degli autotrasportatori e far ottenere a ciascuno di essi il rimborso per il danno effettivamente subito, è prevista dal nostro sistema giuridico. Il vantaggio dell’azione collettiva è nella riduzione dei costi e nella protezione da eventuali comportamenti ritorsivi da parte delle imprese responsabili dell’illecito anticoncorrenziale, che hanno una forza economica molto maggiore rispetto ai singoli autotrasportatori. L’entità del risarcimento spettante a ciascun acquirente di autocarri non può essere allo stato esattamente quantificata, indicativamente si può affermare che il sovraprezzo medio causato dai cartelli si aggira intorno al 20% del prezzo del camion acquistato nel periodo di vigenza dell’accordo illecito.

I soggetti interessati ad aderire potranno recarsi presso le sedi territoriali di riferimento della CNA di Forlì-Cesena per avviare la pratica di risarcimento. Nelle sedi  CNA gli autotrasportatori potranno firmare la convenzione per l’adesione all’azione collettiva e consegnare copia della documentazione comprovante l’acquisto degli autocarri. La raccolta delle adesioni si protrarrà per tutto il mese di novembre 2016.