Spesso i treni e i viaggi che compiono vengono usati come metafora: uscire dal tunnel, andare come un treno. Ieri l’Intercity 541 si è fermato perché guasto, la corsa è stata annullata dopo due ore di ritardo. Secondo la stampa non è la prima volta e già all’andata, nel mattino, il convoglio aveva manifestato dei problemi. Il timore è che l’Intercity 541 possa rappresentare una metafora della città e della sua mobilità.
L’aeroporto attraversa da molto tempo una fase delicata; la viabilità stradale sta attendendo soluzioni (tardive) al fine di collegare il porto al resto della città; da anni Ancona sconta una notevole soppressione delle corse ferroviarie e i ritardi e i disservizi sono notevoli.
Come il 541 stiamo andando avanti a strattoni, con molta difficoltà e ritardi, una difficoltà che potrebbe portare a fermare la città e il suo sviluppo.
Come associazione di categoria ci chiediamo come è possibile ciò che è accaduto ieri ad Ancona, soprattutto alla luce dei vari precedenti capitati allo stesso locomotore? Come è possibile che un capoluogo di regione abbia difficoltà enormi su tutti e tre i fronti della viabilità (ferroviaria, stradale e aeroportuale)?