“Signora, suo marito in caso… può aiutarla?”. Parte da questa domanda, che tante, troppe, imprenditrici si sono sentite rivolgere alla richiesta di un mutuo in banca, la riscossa di Maria Teresa Azzola, oggi 63enne, designer e arredatrice di successo, ma anche tra le fondatrici del primo consultorio di Bergamo. “Ho sempre cercato di far sì che le donne potessero affermarsi ed essere valorizzate come gli uomini. Non è ancora come vorrei – ammette – ma personalmente ho avuto tante soddisfazioni”. Come il Premio ‘Donne che ce l’hanno fatta’, appena conferitole proprio per i successi professionali e quell’impegno più fattivo che ideologico nel creare un coordinamento tra le imprenditrici.

Oggi è la presidente della CNA di Bergamo al suo secondo mandato, il vicepresidente vicario di CNA Lombardia ed è nel Cda di Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio con delega all’innovazione, ma è anche nonna e mamma adottiva. “Sono riuscita a conciliare impresa e famiglia – racconta – anche se non è stato sempre facile”.

A 18 anni si sposa con un architetto e inizia a lavorare con lui. “Mi sono tanto appassionata al design che ho lasciato l’università di Lingue – racconta – per iscrivermi al nascente Istituto Europeo di Design (IED). Erano gli anni della Milano d’oro, era elettrizzante, studiavamo e facevamo pratica negli studi dei più grandi maestri di design”.

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