“Presidente, cosa ne pensa delle pipe inglesi?”. “Sono ottime, ma le silane sono migliori”. Rispose così, con quella genuina sincerità che lo rese tanto amato, Sandro Pertini, durante un viaggio in Inghilterra, interpellato da un giornalista. Lo ricorda con una risata orgogliosa Vincenzo Grenci, perché le pipe silane, ovvero calabresi, citate dall’allora Presidente della Repubblica, erano quelle realizzate dal padre Domenico prima e da lui poi.

Famiglia di maestri artigiani formatisi in bottega, anzi per strada, come racconta Vincenzo, riavvolgendo la storia da film del padre. “Era un ebanista e intagliatore – ricorda – ed emigrò in America negli anni ’60, a Chicago. Ogni giorno si fermava di fronte a una vetrina che vendeva pipe, fino a quando il proprietario lo apostrofò chiedendogli il perché. ‘Le guardo perché io le so fare meglio’ rispose mio padre e così il negoziante gli commissionò una pipa. Doveva raffigurarlo sulla base di due fotografie. Ne realizzò una talmente bella che lo assunse subito e gli creò uno spazio dove la sera mio padre realizzava le sue creazioni praticamente in vetrina lungo la strada. La gente incuriosita si fermava e il suo lavoro cresceva”.

“Io e la mamma eravamo rimasti in Italia – continua Vincenzo – ed eravamo noi a selezionare il legno grezzo (le cosiddette bozze), da spedire a papà via nave. Ci volevano 15-30 giorni perché arrivasse a destinazione”.

Poi, quando Vincenzo aveva circa 17 anni, il padre tornò…

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