Genovesio

“Stiamo ponendo molta attenzione sul tema dell’inverno demografico che rappresenta un grande problema. Dobbiamo diventare attrattivi per i giovani affinché non lascino la nostra regione e portino avanti il passaggio generazionale che abbiamo evidenziato nel Rapporto Monitor di CNA. Continuando su questa linea, rischiamo di perdere importanti professionalità artigianali a causa del mancato ricambio generazionale” Ha affermato Giovanni Genovesio, presidente regionale di CNA Piemonte, intervenendo al panel dal titolo “Il punto di vista delle associazioni di categoria sull’andamento dell’economia piemontese, all’interno dell’evento Le cifre chiave del Piemonte 2023”, promosso da Unioncamere in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unicredit Group.

“Collegato a questo – ha continuato Genovesio – c’è il tema della formazione e dell’innovazione. L’innovazione certamente  ha un costo che le imprese devono riuscire a sostenere attraverso strumenti e politiche che partano dal Governo centrale e arrivino fino alle Istituzioni del territorio.

Quello della micro e piccola impresa è tutto un mondo che si deve formare e innovare: per questo dobbiamo continuare a interloquire con le istituzioni e con gli istituti di credito. A questo aggiungo che purtroppo una politica monetaria restrittiva ha drenato risorse che sarebbero state destinate all’innovazione. Nonostante l’aumento dei costi energetici e un accesso al credito molto complesso, continueremo a proporre soluzioni per mettere nella condizione l’impresa di svilupparsi e di fare investimenti.”

All’evento, tenutosi all’interno del Grattacielo della Regione Piemonte, hanno partecipato, tra gli altri, anche Marco Gay, presidente Confindustria Piemonte,  Giorgio Felici, presidente Confartigianato Piemonte, Maria Luisa Coppa, presidente Confcommercio Piemonte, Enrico Allasia, presidente Confagricoltura Piemonte e Cristina Brizzolari, presidente Coldiretti Piemonte.

“Le cifre chiave del Piemonte” vuole rappresentare un supporto conoscitivo per gli operatori economici, sociali e i policy maker chiamati a progettare e a migliorare le politiche di sviluppo regionali.

 

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