Le PMI chiedono ai negoziatori di utilizzare un approccio “pensa prima in piccolo” e di minimizzare l’impatto negativo sulla PMI

Come prima reazione all’attivazione dell’Articolo 50 da parte del Governo Britannico, UEAPME(l’Associazione europea dell’artigianato delle piccole e medie imprese) di cui CNA fa parte considera questo passaggio come una brutta giornata per le 21 milioni di piccole e medie imprese in Europa. “Certamente dobbiamo accettare questa decisione presa dai cittadini e dai politici nel Regno Unito, ma avrà un impatto negativo sull’economia europea, la crescita, la creazione di posti di lavoro e il welfare”, teme il Presidente di UEAPME Ulrike Rabmer-Koller. UEAPME chiede un approccio responsabile verso le PMI, con i negoziatori europei che dovrebbero tenere in mente il principio “Pensare prima in piccolo”, sottolineando come la relazione futura tra Regno Unito e UE debba essere chiarita il prima possibile. Inoltre, UEAPME fa appello per un forte impegno nel costruire un futuro migliore per tutti i cittadini europei attraverso politiche più ambiziose ed efficienti per le PMI.

UEAPME prevede che nel peggiore degli scenari in cui il Regno Unito abbandonasse il Mercato Unico e l’Unione doganale senza un nuovo accordo di libero scambio, l’Europa dovrebbe affrontare una nuova crisi economica e la possibilità di recessione in alcuni Stati membri. La fiducia delle PMI nel Regno Unito e nei suoi Paesi vicini è diminuita e le imprese hanno smesso di investire, come riscontrato nel “Barometro” Biennale dell’UEAPME. Tali preoccupazioni sono destinate a crescere dopo l’uscita del Regno Unito.

È importante avviare da subito le discussioni preparatorie per un Accordo di Libero Scambio (FTA) quanto prima e minimizzare gli ostacoli amministrativi e tecnici dovuti ad una nuova organizzazione delle frontiere dell’UE.

Vi è un serio rischio che le ispezioni alle frontiere sulle Imprese o le pre-certificazioni di conformità alle dogane non porranno seri problemi alle imprese di grandi dimensioni, ma costituiranno un nuovo ostacolo alle medie e piccole.

UEAPME propone sul piano europeo l’adozione di un portale internet multilingua con un accesso semplice e strutture di supporto, che potrebbero essere fornite dalle associazioni delle PMI. Inoltre, è di massima importanza per le PMI che il commercio nel settore dei servizi rimanga aperto e disponibile alle giuste condizioni per tutte le parti. Per ottenere soluzioni pratiche, il Presidente di UEAPME chiede che “durante il corso del processo negoziale, tutti gli stakeholders rilevanti, incluse le organizzazioni delle PMI, dovrebbero essere consultate regolarmente sia a livello nazionale che europeo”. 

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