CNA Ceramisti, insieme alle altre associazioni dell’artigianato, ha inviato una lettera al ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per evidenziare una mancanza di coerenza, nel decreto ministeriale del 29 marzo 2022, tra l’interpretazione dell’art. 1 comma 702 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 e il dettato del succitato comma.

Il decreto disciplina il Fondo per le imprese operanti nel settore della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano ed è finalizzato all’erogazione di contributi per il pagamento delle bollette del gas naturale e dell’energia elettrica.

Il legislatore ha previsto ristori sia per le imprese della ceramica che per le imprese del vetro di Murano, ma il decreto ministeriale ne delimita il perimetro geografico al solo territorio di Murano (Venezia), internazionalmente riconosciuto come unicum mondiale per la produzione del vetro artistico che, tuttavia, non esprime alcuna specificità nella produzione manifatturiera della ceramica artistica e tradizionale.

Così concepito il decreto esclude in toto il comparto della ceramica che consta di un numero di imprese nettamente superiore e ha livelli di consumo energetico pari a quelli del vetro artistico.

CNA evidenzia come il decreto sostanzialmente contraddice la L.188/1990 e la L. 234/2021 e, nel contempo, richiede un correttivo nell’allocazione dei Fondi di ristoro o la previsione di ristori anche per le imprese produttrici di ceramica artistica e tradizionale, come chiaramente indicato dal legislatore.