A maggio continua la corsa dell’occupazione nelle micro e piccole imprese e nell’artigianato sostenuta da un clima congiunturale favorevole e spinta dalle assunzioni con contratto a tempo determinato: +0,6% è la crescita congiunturale rispetto ad aprile, +2,8% è l’incremento su base annua.

In media, nei primi cinque mesi del 2018, la crescita dell’occupazione è stata dello 0,9%, confermando il trend positivo già registrato nello stesso periodo del 2017, mentre dal dicembre 2014 l’occupazione è aumentata dell’13,5% in termini cumulati. Si tratta del nuovo punto di massimo registrato da quando esiste questo Osservatorio.

 

L’applicazione crescente del contratto a tempo determinato, che si conferma come la tipologia contrattuale più reattiva agli stimoli economici, da un lato ha consentito l’ampliamento della base occupazionale e dall’altro ha determinato una ricomposizione dell’occupazione. Nei quattro anni considerati dal nostro Osservatorio, nelle micro e piccole imprese e nell’artigianato, la quota di lavoratori con contratto a termine è più che triplicata e ha contribuito alla crescita del numero complessivo di contratti a tempo determinato (+19,3%) che in Italia, nel 2017, erano il 12,1% del totale. Questo fenomeno, anche se in forte crescita, non fa del nostro Paese un’eccezione nel panorama europeo dove la quota media di contratti temporanei è del 12,2% (del 13,7% nell’Area Euro).

Se da un lato, quindi, tra le micro e piccole imprese questa variazione è stata molto più ampia di quella media nazionale, dall’altro è importante sottolineare che tra queste imprese il trend di crescita dell’occupazione è molto amplificato ed è stato garantito in larga parte proprio dalle assunzioni con questa tipologia contrattuale.

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