“Rete Economia-Wirtschaftsnetz si impegna a collaborare con il Comune di Bolzano affinché cambi la mentalità di imprenditori e cittadini. Dobbiamo fare in modo che sulla strada rimangano i veicoli delle imprese, necessari per lavorare, mentre la mobilità personale deve essere effettuata utilizzando di più i mezzi pubblici. Oggi l’85% delle persone vuole migliorare la propria vita e l’ambiente, ma solo il 12% mette in atto le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi. La grande sfida è coniugare la mobilità sostenibile con il mantenimento e la creazione di nuovi posti di lavoro, il commercio di vicinato, l’artigianato di servizi, la vitalità dei quartieri, le esigenze delle imprese e dei cittadini”. Con queste parole, Claudio Corrarati, coordinatore di Rete Economia-Wirtschafstnetz (RE-WN), ha concluso l’incontro “La mobilità a Bolzano: da trappola per le aziende a occasione di sviluppo”, che si è svolto lunedì 4 febbraio nella Sala Giuliani del Teatro Cristallo.

L’iniziativa di RE-WN si è articolata in due parti: nella prima parte l’ing. Ivan Moroder, direttore della Ripartizione comunale Pianificazione e Sviluppo del Territorio, e l’assessora alla Mobilità e all’Ambiente, Marialaura Lorenzini, hanno illustrato, dati alla mano, la situazione attuale e tutti gli interventi previsti a breve, medio e lungo periodo; nella seconda parte, i partecipanti all’incontro (presidenza, dirigenti e associati delle cinque associazioni riunite in RE-WN, ovvero CNA-SHV, Confesercenti, Legacoopbund, Confcooperative e CooperDolomiti) hanno potuto porre quesiti e osservazioni, lanciando anche proposte integrative rispetto ai piani del Comune.

Il quadro attuale vede le strade del capoluogo “invase” ogni giorno da 90.000 veicoli in movimento tra pendolari, turisti, studenti e gli stessi bolzanini. Questi ultimi sono però virtuosi: il 33% si sposta a piedi, il 27% in bici, il 9% in autobus, il 5% in scooter e il 26% in auto. La situazione più critica è nella Zona produttiva di Bolzano Sud, che ospita 17.600 dipendenti, di cui 6.000 di fuori città. Proprio a Bolzano Sud si registrano 160.000 passaggi di veicoli al giorno, di cui 12.000 riferiti a mezzi pesanti.

Il Piano Agenda Bolzano, sottoscritto ad agosto da Provincia e Comune, prevede numerose opere per la mobilità: il raddoppio della ferrovia Bolzano-Merano, il potenziamento di via Einstein con un sottopasso e un sovrappasso su via Buozzi, nuovo ponte sull’Isarco alla fine di via Einstein, la galleria sotto Monte Tondo, il potenziamento di via Galilei e via Innsbruck, la realizzazione del centro intermodale a Ponte Adige, il Metrobus a regime su via Druso, collegamento da via Siemens verso via Grandi e la galleria del Virgolo, nuova linea di bus elettrici in sede protetta dalla Fiera al centro storico e, a sud, verso Laives, con potenziamento della stazione ferroviaria della Fiera e realizzazione di un nuovo parcheggio.

L’accordo tra Comune, Provincia e Sta di ottobre 2018 prevede invece la realizzazione del tram dal centro città al centro intermodale di Ponte Adige, passando per piazza Mazzini, corso Italia, via Druso, ospedale. Ambizioso l’obiettivo: 5 milioni di passeggeri l’anno. Tra gli altri progetti, la ciclopolitana con 100 bici e 8 stazioni in cui prendere e lasciare la bicicletta. Nessuna novità sulla circonvallazione di Bolzano: per adesso rimane valido il progetto di spostamento del tracciato dell’A22 in galleria e riutilizzo dell’attuale viadotto come circonvallazione. Ma prima occorre una verifica con la nuova giunta provinciale.

Tutti progetti inseriti nel Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), nel quale troverà posto anche un nuovo sistema per la consegna delle merci, sul quale è in corso il confronto tra Comune, associazioni di categoria e operatori del settore. Nel Put (Piano urgano del traffico) verranno invece inserite altre misure relative ai parcheggi e ai bollini colorati.

Esplicita l’assessora Lorenzini: “A Bolzano per 20 anni la Provincia non ha investito, preferendo dotare di infrastrutture tutte le vallate. Adesso la situazione del traffico è critica e dobbiamo impegnarci per attuare tutti gli interventi, da quelli immediati a quelli a breve termine di 2-3 anni, a quelli a medio termine di 5-6 anni e infine le grandi opere attese entro 10-12 anni”.

Nel corso del dibattito, seguito alla parte informativa, molti i quesiti posti sulle difficoltà realizzative del tram, sul tracciato che attraverserebbe il nuovo quartiere Prati di Gries ma anche corso Libertà, dove il sabato si tiene il mercato. Spunti sono arrivati anche per modifiche alla viabilità di via Roma, l’utilizzo dei dissuasori per gli accessi in centro città grazie ad appositi pass elettronici utilizzabili dai veicoli autorizzati.

L’assessora Lorenzini e il dirigente Moroder hanno risposto punto per punto e preso appunti sulle proposte emerse, in testa il tracciato del tram.

Claudio Corrarati, chiudendo l’incontro, ha inviato il Comune a convocare le associazioni economiche di Rete Economia prima di adottare provvedimenti e mandare in gara la realizzazione di lavori: “Solo così ci metterete in condizioni di accettare interventi con forte impatto e di proporre soluzioni migliorative o integrative rispetto a quelle elaborare dai progettisti”.

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