AAA, rivoluzione in corso. In economia, ma non solo.

Si tratta del 4.0, ovvero la trasformazione (già in corso) del modo di produrre beni e servizi grazie all’introduzione di nuove tecnologie. E con un pacchetto sostanzioso di agevolazioni fiscali che accompagnano il salto nel futuro. La via pisana al 4.0 è nata in casa CNA,  dalla spinta decisiva di CNA Informatica di Pisa guidata dal suo presidente Luca Tavani, con Nextin un network di imprese e di competenze per portare la rivoluzione digitale del 4.0 non solo nelle grandi imprese, ma anche nelle pmi.

Digitale e internet sono gli ingredienti principali, ma c’è già molto di più a disposizione, per plasmare il nostro apparato produttivo.

“E che questa rivoluzione avvenga e in parte già stia avvenendo, è certo – azzarda Matteo Giusti presidente di CNA Pisa – La scommessa è trovare una via italiana e anzi in questo caso pisana al 4.0, perché sono molti gli aspetti da considerare. Industria 4.0, o meglio  Impresa 4.0, sarà , anzi è già un’autentica rivoluzione Noi stiamo cercando da tempo di preparare il terreno affinché le molte novità che ne seguiranno siano meglio accolte. Formare ed informare le imprese, su entrambi i livelli : quello tecnologico e quello normativo fiscale. Grazie ad una esperienza come NEXTIN abbiamo la possibilità di calare nel concreto con proposte operative e su misura di ogni singola impresa, le potenzialità del 4.0 per tutte le imprese, di qualsiasi dimensione o settore. E fornisce anche a noi come organizzazione, nuovi stimoli per crescere e stare ala passo con i tempi nell’interesse del nostro tessuto produttivo”. “Siamo stati fra i primi ad anticipare il futuro che sta arrivando. Anzi, che è già arrivato – esordisce Andrea Di Benedetto vicepresidente nazionale CNA, membro della presidenza pisana di CNA, e proprio in questi giorni, candidato unico alla presidenza di CNA Toscana come successore di Valter Tamburini – Da presidente dei giovani CNA 8 anni fa lanciammo CNA NEXT (come claim c’era “il futuro non è più quello di una volta”…), poi con la campagna DIGITALY abbiamo continuato a fare proposte, per guardare avanti e legare l’evoluzione tecnologica al tessuto produttivo ‘normale’, quello lontano da novità digitali, spesso anzi scettico delle potenzialità che ci sono da cogliere. Infine col premio CAMBIAMENTI avviato lo scorso anno, stiamo andando alla ricerca delle startup “ibride” le nuove imprese che coniugano made in Italy e digitale, i futuri campioni dell’economia del paese. Ho sempre avuto l’idea di far uscire l’innovazione dai laboratori di ricerca per portarla nei luoghi di produzione, di legare la tecnologia, alla nostra tradizione di creatività, di buongusto e di educazione alla bellezza. Siamo stati trainanti come CNA, a livello di tavoli governativi con le altre associazioni per far capire l’esigenza del nostro paese di sposare la scelta strategica delle nuove tecnologie, della comunicazione web, delle reti ad alta velocità. Anche sul progetto Industria 4.0 stiamo lavorando molto, perché siamo convinti che già a partire dal nome ci sia un equivoco: non dobbiamo semplicemente aggiornare le tecnologie nella nostre fabbriche, ma dobbiamo far nascere nuove imprese che sapranno cogliere il meglio della manifattura attraverso le potenzialità esponenziali dei modelli di business digitali. Oggi siamo orgogliosi di aggiungere a Pisa, NEXTIN, una esperienza che può sbloccare nuove energie e nuove intelligenze…..”.

Luca Tavani, presidente CNA informatica  ha ribadito che “dalla idea di fare rete per proporre le nuove tecnologie e l’innovazione, porta a porta, a partire proprio dalle imprese che tutti i giorni incontriamo in CNA e ci accorgiamo, noi che viviamo dentro l’innovazione fino al collo tutti i giorni, che ci sono enormi occasioni di sviluppo, di crescita, di evoluzione  per moltissimi imprenditori grazie alle conoscenze di cui è molto ricco il nostro territorio. Da questa constatazione è nata Nextin, e abbiamo la certezza che sia questa la strada vincente per portare non solo le piccole imprese, ma tutto il paese verso nuovi traguardi e per confermare la nostra vocazione manifatturiera, sempre legata all’idea di qualità e di alta gamma”.  Per Nextin è stato il presidente Federico Ruberti a fare da portavoce, e nel sottolineare che Nextin si è subito dotata di una sede a Bruxelles dove nascono i programmi di sviluppo e le strategie di lungo periodo, esattamente nel cuore dell’Unione Europea, ha annunciato che “le prime esperienze concrete di introduzione di tecnologie digitali nei processi produttivi, sono già in corso e nelle prossime settimane e mesi cercheremo di entrare in contatto con quante più realtà possibili. Il nostro territorio per le competenze che esprime può essere un protagonista a livello nazionale e  internazionale di questa evoluzione”.

COSA È IL 4.0 La doppia strategia Industry 4.0

Migliorare la competitività favorendo una consistente integrazione dell’CT nei processi produttivi; aumentare le competenze delle imprese europee nel settore industry 4.0 favorire lo sviluppo di soluzioni da immettere sul mercato

Obiettivi

Promuovere ed accelerare la diffusione delle tecnologie digitali all’interno del sistema industriale europeo, trasferendo informazioni e conoscenze.

Favorire la collaborazione tra PMI con esperienze interdisciplinari su progetti IoT/Industria 4.0, per sviluppare offerte integrate e facilitare lo scambio di know how

Promuovere un ruolo attivo delle PMI nel processo di sviluppo delle politiche Industria 4.0 a livello europeo e regionale

Cosa fa NEXTIN

I membri di NExtIN sono PMI con una solida esperienza in ambito tecnologico e non solo:

• Soluzioni Industry 4.0

• Gestione dei processi di modernizzazione industriale

• Design e gestione di progetti di R&S (nazionali e comunitari)

• Strategie per la creazione di policy a livello locale ed internazionale

• Piattaforme collaborative

• Eventi e comunicazione

• Project Management Network

Sin dalla sua costituzione, NExtIN promuove la creazione di un network stabile di attori locali, nazionali ed europei tra cui:

• Associazioni di PMI; • Parchi e poli tecnologici • Università e centri di ricerca • Cluster

L’OFFERTA TECNOLOGICA In ambito Industry competenze su:

 data integration, data analysis, data visualisation, Internet of Things, Location of Things

LE AGEVOLAZIONI

Il Piano Nazionale Industria 4.0 ha ricompreso le agevolazioni già esistenti sul credito di imposta  attribuito alle imprese che effettuano investimenti in attività di Ricerca & Sviluppo. Sono cambiate però le modalità di applicazione. Sul punto è intervenuta di recente l’Agenzia delle Entrate con una propria circolare: i chiarimenti si sono resi necessari a seguito delle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge di bilancio 2017.  In particolare sono state introdotte le seguenti novità:

-viene prorogato di un anno (fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020) il periodo di tempo in cui l’impresa può effettuare gli investimenti in attività di R&S per poter beneficiare del credito d’imposta;

-viene fissata un’aliquota unica del credito d’imposta pari al 50% per tutte le tipologie di spese ammissibili; viene estesa la platea dei beneficiari, includendo le imprese residenti che svolgono attività di ricerca e sviluppo per conto di imprese committenti non residenti; -viene incrementato da 5 a 20 milioni di euro l’importo massimo del credito d’imposta che ciascun beneficiario può maturare in relazione a ciascun periodo agevolato;

-si elimina la distinzione tra le spese sostenute per il personale altamente qualificato (in precedenza agevolate al 50%) e quelle per il personale non altamente qualificato (in precedenza agevolate al 25%).

-Le novità introdotte non sono retroattive e riguardano, pertanto, le spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016.

IPER AMMORTAMENTO MAGGIORAZIONE RELATIVA AI BENI IMMATERIALI

Beneficiari

Tutte le imprese indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.

Tipologie dell’intervento

Iper ammortamento: aumento del 150% del costo deducibile dal reddito d’impresa dei beni materiali strumentali nuovi, dispositivi e tecnologie acquistati (o acquisiti con leasing), funzionali alla trasformazione delle imprese secondo il modello industria 4.0.

Maggiorazione relativa ai beni immateriali: aumento del 40% del costo deducibile dal reddito d’impresa dei beni immateriali strumentali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) acquistati da soggetti che beneficiano dell’iper ammortamento.

In entrambi i casi gli investimenti devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2017, ovvero entro il 30 giugno 2018 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Investimenti ammissibili

I beni materiali agevolabili possono essere raggruppati in tre categorie:

1. Beni strumentali (per l’elenco specifico dei quali si rimanda all’allegato A della circolare A/E del 30.03.2017, n. 4) il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori ed azionamenti.

Tali beni per beneficiare dell’agevolazione fiscale dell’iper ammortamento devono obbligatoriamente avere tutte le seguenti cinque caratteristiche:

 controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller);

 interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;

 integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;

 interfaccia tra uomo e macchine semplici ed intuitive;

 rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

Inoltre, tali beni devono essere dotati di almeno due tra le seguenti caratteristiche:

 sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;

 monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;

 caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).

2. Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità (per l’elenco specifico dei quali si rimanda all’allegato A della circolare A/E del 30.03.2017, n. 4; nella stessa circolare è possibile consultare anche un elenco di esempi di tale tipo di beni agevolabili)

3. Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0. (per l’elenco specifico dei quali si rimanda all’allegato A della circolare A/E del 30.03.2017, n. 4; nella stessa circolare è possibile consultare anche un elenco di esempi di tale tipo di beni agevolabili)

Per quanto riguarda i beni immateriali strumentali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) per i quali è prevista la maggiorazione del 40%, questi sono individuati nell’allegato B della circolare A/E del 30.03.2017, n. 4. Si sottolinea, in particolare che:

 il bene immateriale non deve necessariamente riguardare gli stessi beni materiali che sono stati oggetto della misura dell’iper ammortamento;

 la lista dell’allegato B fa riferimento ai software acquistati stand alone. I software necessari al funzionamento della macchina sono invece considerati parte della stessa e quindi agevolati al 250%.

Interconnessione

Per la fruizione dei benefici l’impresa deve produrre una dichiarazione resa dal legale rappresentante, ovvero, per i beni aventi ciascuno un costo di acquisizione superiore a 500 mila euro, una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale, ovvero, un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, attestanti:

 che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi dei beni agevolabili

 che il bene è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura

Il bene è definito interconnesso quando:

 scambia informazioni con sistemi interni (es.: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) e/o esterni (es.: clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di  un collegamento basato su specifiche pubblicamente riconosciute (esempi: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.);

 è identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es.: indirizzo IP).

Nel caso in cui il bene entra in funzione pur senza essere interconnesso l’impresa potrà beneficiare del super ammortamento fino all’esercizio precedente a quello in cui si realizza l’interconnessione e potrà recuperare nei periodi di imposta successivi le quote di iper-ammortamento del 150%.

Modalità di fruizione del beneficio

Il beneficio comporta un aumento (del 150% o del 40% a seconda dei beni acquistati) del costo deducibile dal reddito d’impresa e si concretizza in un aumento della quota annua di ammortamento (o del canone annuo di leasing) fiscalmente deducibile.

Cumulo delle agevolazioni

Il beneficio è cumulabile con Nuova Sabatini, Credito d’imposta per attività di R&S, Patent Box, Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE), incentivi agli investimenti in start up e PMI innovative, Fondo Centrale di Garanzia.

Non è cumulabile con il beneficio del Super ammortamento.

BONUS RICERCA E SVILUPPO IMPOSTE DIRETTE

Si tratta del riconoscimento alle imprese di un credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.  In particolare:

• il credito d’imposta sarà pari al 50% con riferimento a tutte le spese, senza quindi più alcuna distinzione in base alla tipologia di costi;

• il credito d’imposta sarà riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di 20 milioni di euro per ciascun beneficiario (in luogo dei precedenti 5 milioni);

• l’agevolazione viene prorogata fino al periodo d’imposta in corso 31.12.2020 (in luogo del precedente 2019);

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, dal regime contabile adottato e dalle dimensioni.

Ambito temporale

Sono agevolabili gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuati dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2014 e fino a quello in corso al 31.12.2020 (anni 2015 – 2020 per i soggetti “solari”).

 

SUPERAMMORTAMENTI IMPOSTE DIRETTE

L’ultima legge di stabilità 2016 ha introdotto un’agevolazione volta ad incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi che interviene sulla disciplina fiscale degli

ammortamenti. In particolare, viene previsto che, ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi, il costo di acquisizione è maggiorato del 40% con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dei “super-ammortamenti”:

• i soggetti titolari di reddito d’impresa, a prescindere dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale o dal settore economico in cui operano;

• gli esercenti arti e professioni, anche se svolgono l’attività in forma associata.

Possono fruire dell’agevolazione anche i “contribuenti minimi” ex art. 1 co. 96 della L. 244/2007 o in “regime di vantaggio” ex art. 27 del DL 98/2011.

Sono, invece, esclusi:

• i soggetti che si avvalgono del regime forfetario di cui alla L. 190/2014;

• le imprese marittime in regime di Tonnage tax (art. 155 del TUIR).

Beni agevolabili

Sono oggetto dell’agevolazione, salvo le specifiche esclusioni previste, i beni:

• materiali;

• strumentali;

• nuovi;

• acquistati in proprietà o in leasing finanziario, nonché realizzati in economia o tramite appalto.

Esclusioni

Sono esclusi dall’agevolazione gli acquisti di:

• beni materiali strumentali per i quali il DM 31.12.88 stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%

• fabbricati e costruzioni.

Ulteriori esclusioni sono previste in un’apposita tabella allegata alla legge di stabilità 2016.

Ambito temporale

gli investimenti oggetto dell’agevolazione sono quelli effettuati dal 15.10.2015 al 31.12.2016 ed anche  per gli investimenti effettuati:

• entro il 31.12.2017;

• ovvero entro il 30.6.2018, a condizione che entro il 31.12.2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.

Maggiorazione del 40% del costo di acquisizione

L’agevolazione si sostanzia in una maggiorazione del 40% del costo di acquisto dei beni agevolabili ai fini della deducibilità dell’ammortamento e dei canoni di leasing.

Secondo la Agenzia delle Entrate  il beneficio si traduce in un incremento del costo di acquisizione del bene del 40%, che determina un aumento della quota annua di ammortamento (o del canone annuo di leasing) fiscalmente deducibile.

Beni di costo unitario inferiore a 516,46 euro

I beni di valore inferiore a 516,46 euro possono essere dedotti integralmente nell’esercizio in cui è stato sostenuto il costo (art. 102 co. 5 del TUIR). Per tali beni è possibile dedurre il 40% interamente nell’anno dell’acquisto.

Mezzi di trasporto

Per gli acquisti effettuati entro il 31.12.2016, l’agevolazione spetta per tutte le tipologie di autoveicoli ex art. 164 del TUIR di imprese, artisti e professionisti, siano essi utilizzati come esclusivamente strumentali all’attività d’impresa, dati in uso promiscuo ai dipendenti o utilizzati diversamente.

Si evidenzia che con la legge di bilancio 2017  possono beneficiare della maggiorazione del 40% soltanto i veicoli esclusivamente strumentali o adibiti ad uso pubblico  e gli

autocarri.