Niente ristori per l’artigianato artistico dell’Emilia Romagna

E’ con grande amarezza e stupore che apprendo dell’esclusione dell’artigianato artistico dal nuovo bando ristori della regione Emilia Romagna”. E’ questo il commento di Marco Pigozzi, presidente di CNA Artigianato Artistico Ferrara, dopo la decisione della Regione di aprire una nuova finestra di ristori rivolti alle imprese colpite dall’emergenza Covid. Le risorse riservate alla nuova tornata di contributi a fondo perduto ammontano a tredici milioni di euro complessivi, suddivisi tra sette categorie imprenditoriali: tra di esse, purtroppo, non figura l’artigianato artistico.

“E’ una situazione paradossale – dice Pigozzi – Buona parte dei nostri introiti dipende, infatti, dalle vendite nei mercatini dell’artigianato artistico, che sono chiusi da ottobre e che non hanno ricevuto il ristoro che è stato concesso, invece, ai mercati ambulanti”.

Da qui l’amarezza espressa dal presidente di CNA Artigianato artistico: “Tra gli artigiani del nostro settore si sono verificati cali di fatturato fino al 60%. Sin da gennaio di quest’anno CNA sta sollecitando maggior attenzione nei confronti di un settore che è stato penalizzato dall’emergenza e costretto a ripensare il proprio modo di lavorare. Chi opera nell’artigianato artistico ha dovuto adottare strumenti digitali, sbarcare sul web, proporsi attraverso l’e-commerce. Questo ha richiesto un ripensamento complessivo della propria attività, e investimenti economici non indifferenti. Tutto ciò in un periodo di crisi in cui gli acquisti sono enormemente calati. Perché dunque non tener conto dell’artigianato artistico tra le imprese danneggiate dall’emergenza sanitaria e quindi da ristorare?”.

L’appello di Pigozzi si conclude con un invito alle istituzioni: “un maggior confronto con le associazioni di categoria, portavoce degli imprenditori del territorio, contribuirebbe a utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione per incentivare le piccole aziende oggi escluse da molti aiuti”.

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