Ancona, anni passati: domina la prassi del dislocamento di enti e aziende pubbliche, grandi società, etc. in periferia, al grido di “così decongestioniamo il centro storico e abbattiamo il tasso di inquinamento”.

Ancona, anno 2017: tutti tornano al posto di prima!

“Dopo alcuni decenni, con la crisi che sta mettendo a rischio il piccolo commercio e le attività artigianali di servizio alle persone – dice il segretario della Cna dorica Andrea Cantori – occorre un cambio di direzione, che noi già un anno fa avevamo proposto. Oggi, la notizia del ritorno in centro di Monopoli, Asur, uffici della Provincia, unitamente ai possibili investimenti del Tribunale e dell’Università, ci trova pienamente d’accordo. Viviamo infatti una fase storica che richiede senza indugi che il centro torni ad essere il fulcro dei luoghi istituzionali”.

Cna condivide, quindi, la nuova strategia urbanistica di ricollocare questi contenitori istituzionali, ritenendo che tale scelta potrà portare nuova linfa al centro di Ancona.

“Auspichiamo che tale linea continui e venga rafforzata – continua Cantori – ma d’altro canto riteniamo necessario che questa azione si accompagni anche ad una attenzione al trasporto pubblico e alla mobilità: è evidente la necessità di garantire a chi si recherà negli uffici la possibilità di farlo, cercando di limitare al massimo il congestionamento del traffico e l’inquinamento”.

Cna individua nei parcheggi scambiatori già esistenti una soluzione sicuramente utile, ma non sufficiente e propone di riflettere maggiormente sul trasporto pubblico e su alcuni nodi della viabilità centrale. Proprio su questo ultimo punto, Cna ha già esposto la sua preoccupazione in merito al progetto del porto antico che, così com’è, non offre soluzioni per quanto concerne la viabilità.

“Condividiamo le scelte fatte sulla ricollocazione in centro di alcune importanti istituzioni e società di natura pubblica – conclude Andrea Cantori – e riteniamo utile proseguire in questa direzione, un ulteriore passo in avanti per tentare di dare risposta all’economia cittadina”.