Una enorme ricaduta mediatica. Segnale del successo dell’Osservatorio Burocrazia CNA “Paese che vai, burocrazia che trovi” giunto alla quarta edizione e dedicato stavola al delicato e “caldo” tema degli appalti pubblici, la cui disciplina è sottoposta a una profonda opera di revisione destinata a culminare entro marzo nell’approvazione da parte del Parlamento del nuovo codice.
Molto densa è stata la presentazione, alla quale hanno partecipato il ministro competente Matteo Salvini, il professor Sabino Cassese, principe degli amministrativisti (e degli studiosi della macchina burocratica), e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Ad aprire i lavori era stato il vicepresidente Giuseppe Cascone. Dopo di lui sono intervenuti i responsabili di questa edizione dell’Osservatorio: Mario Pagani e Marco Capozi, che dell’Osservatorio è l’ideatore e l’anima fin dalla nascita. A concludere i lavori è stato il nostro presidente nazionale, Dario Costantini.
I numerosi giornalisti, accompagnati da troupe televisive e fotografi, hanno trovato una grande mole di spunti tanto nell’Osservatorio quanto negli interventi dei partecipanti alla presentazione. Mole che si è (già) tramutata appunta in una enorme ricaduta mediatica.
Imponente i lanci delle principali agenzie d’informazione. Si va dalle dieci notizie diffuse dall’Ansa alle sei di Askanews, dalle cinque di Italpress alle tre dell’Agi oltre che ai lanci di AdnKronos e di Radiocor. Trentadue i lanci della Dire, accompagnati da quattro video (una panoramica della presentazione più tre interviste).
Passando al campo radiotelevisivo vanno segnalati per ora i servizi del Tg1, del Gr1, di Rds. Massiccia la presenza dei quotidiani, a cominciare da Qn (e quindi da Resto del Carlino, Nazione e Giorno), che dedicato un’intervista a tutta pagina al presidente Costantini, per passare a Repubblica (con attraverso un video) e Sole 24 Ore. A seguire, quotidiani di tutta Italia: dalla Gazzetta del Mezzogiorno alla Gazzetta del Sud, dal Giornale di Sicilia alla Sicilia, da Conquiste del Lavoro al Quotidiano del Sud.
Diverse centinaia, per ultime ma non da ultime, le pubblicazioni sui siti web d’informazione ufficiali, vale a dire con tanto di direttore responsabile e redazione.
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