lavoro

A giugno continua la crescita dell’occupazione nelle micro e piccole imprese e nell’artigianato: la variazione congiunturale è stata pari a +0,9%, un dato identico a  quello medio riferito ai primi sei mesi dell’anno. Su base annua si registra una variazione importante (+3,0%) e più alta di quella rilevata a maggio (+2,8%). La crescita è stata sostenuta soprattutto dalle assunzioni, che dopo quattro mesi tornano ad aumentare a doppia cifra (+11,7% è l’incremento tendenziale). Anche le cessazioni sono aumentate ma meno delle assunzioni (+8,9%). Complessivamente, i nuovi contratti attivati hanno coinvolto il 3,5% della base occupazionale mentre quelli cessati il 2,6%.

Da dicembre 2014 l’occupazione nelle micro e piccole imprese e nell’artigianato è aumentata del 13,5% in termini cumulati, il nuovo punto di massimo registrato da quando esiste l’Osservatorio Lavoro CNA.

 

Con l’approvazione del cosiddetto “Decreto Dignità”, il legislatore ha reintrodotto l’obbligo di causale per le assunzioni con contratto a termine che superino i 12 mesi e ha ridotto il termine di durata massima portandolo da 36 a 24 mesi. In assenza di un quadro congiunturale sufficientemente consolidato è improbabile che le attuali posizioni a termine potranno essere trasformate in posti di lavoro permanenti. Appare più probabile che le imprese continueranno a utilizzare soprattutto i contratti a tempo determinato sia per inserire nuova manodopera nei processi produttivi che per prorogare quella in essere. Inoltre è anche verosimile che il ricambio dei lavoratori procederà con maggiore frequenza proprio in conseguenza della riduzione della durata massima dei contratti a tempo determinato.

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