Il Piano strategico della PAC 2023-27 prevede una serie di interventi per contribuire a riorientare gli allevamenti italiani verso modelli più sostenibili da un punto di vista ambientale ed etico, finalizzati in particolare a ridurre l’impiego di antimicrobici e favorire modalità di allevamento meno intensive per rispondere alle esigenze manifestate dai consumatori. Considerando che la zootecnia e le produzioni di origine animale rappresentano un valore economico e sociale essenziale, si è ritenuto necessario, a livello politico, sostenere in maniera concreta gli operatori del settore in questa fase di transizione verso nuove metodiche produttive, con delle azioni mirate. Con l’arrivo del 2023 sono stati presentati diversi documenti sulle varie strategie messe in campo a livello nazionale e regionale, come ad esempio quelli pubblicati in questi giorni sul sito di Rete Rurale Nazionale e Pianeta PSR, estremamente esaustivi e dettagliati, di cui abbiamo ritenuto utile proporre un riepilogo.

https://www.reterurale.it/PAC_2023_27

Introduzione

Gli interventi finalizzati a realizzare queste nuove forme di allevamento e produzione possono essere sostanzialmente raggruppati in tre filoni. Il primo, nell’ambito del Primo Pilastro del PSP, è l’intervento conosciuto come: “Eco-schema 1: Pagamento per la riduzione della antimicrobico resistenza e il benessere animale” applicato a livello nazionale con uno stanziamento di 1.826,56 mln di euro. Gli altri due, nell’ambito del Secondo Pilastro (Sviluppo Rurale), sono rispettivamente: l’intervento “SRA 30 Pagamento per il miglioramento del benessere animale”, che prevede un finanziamento di  603,9 mln di euro, a cui si aggiunge l’intervento SRD02 “Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale” con un plafond che ammonta a 352,5 mln di euro.

Al fine di fare chiarezza su questi finanziamenti a disposizione del settore e capirne i requisiti di accesso, riportiamo le informazioni principali riguardanti ciascuno.

Eco-schema 1: “Pagamento per la riduzione della antimicrobico resistenza e il benessere animale”

L’eco-schema1 prevede due livelli di sostegno per tutte le UBA aziendali, che si aggiunge al sostegno di base. Il livello 1 prevede la riduzione dell’uso di antimicrobici, mentre il livello 2 incentiva gli allevatori ad attuare pratiche volte a rendere gli allevamenti più estensivi degli allevamenti, a aderire al Sistema di Qualità Nazione Benessere Animale (SQNBA con obbligo di pascolamento) o alla certificazione biologica.

Per il livello 1 è previsto il rispetto di soglie di impiego del farmaco veterinario espresse in DDD “defined daily dose“, un’unità di misura, adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che indica la dose media giornaliera per Kg di animale/specie. In particolare è stabilito un un sostegno economico per gli allevatori che al 31 dicembre dell’anno solare della domanda di aiuto:

  1. Mantengono valori DDD entro il valore definito dalla mediana;
  2. Mantengono valori DDD entro il valore soglia indentificato dal terzo quartile, ma lo riducono del 20%;
  3. Hanno valori DDD che passano dal quarto al terzo quartile con una riduzione di almeno il 10%

Il rispetto di tale impegno è verificato grazie al sistema di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati implementato dal 2019 in Italia con l’utilizzo della ricetta elettronica veterinaria (REV). I dati relativi agli antibiotici utilizzati nel singolo allevamento, con questo applicativo confluiscono infatti nel sistema  ClassyFarm che  provvede ad assegnare ad ogni azienda una classe di rischio di sviluppo di antibiotico-resistenza  in base al quantitativo di prodotti utilizzati.

Per essere considerati ammissibili al pagamento, gli allevamenti entro il 31 dicembre dell’anno della domanda di aiuto devono dimostrare di rispettare i requisiti previsti rispetto alla mediana regionale calcolata per l’anno precedente. Gli importi unitari del sostegno previsti per Unità di Bestiame Adulto(UBA), secondo le diverse tipologie zootecniche, sono i seguenti:

Fonte: Rete Rurale Nazionale

Per accedere al livello 2  dell’Ecoschema 1 è richiesto agli allevatori l’adesione al Sistema Nazionale di Qualità del Benessere Animale (SQNBA) con pascolamento, nel rispetto degli impegni previsti dal relativo disciplinare.  Possono usufruire di deroga all’adesione al sistema SQNBA: gli allevamenti bovini di piccole dimensioni (ovvero massimo 20 UBA nell’anno di domanda 2023;che si ridurrà a massimo 10 UBA a partire dall’anno di domanda 2024), e gli allevamenti biologici i cui impegni sono stabiliti dal relativo disciplinare. Gli importi unitari del sostegno previsti per Unità di Bestiame Adulto(UBA) per le diverse tipologie zootecniche sono in questo caso:

Fonte: Rete Rurale Nazionale

SRA 30: “Pagamento per il miglioramento del benessere animale”

L’intervento SRA30 si inserisce in un percorso già tracciato nelle precedenti programmazioni, sostenendo gli allevatori che si impegnano in maniera volontaria ad  adottare pratiche zootecniche più rispettose del benessere animale rispetto a quanto previsto dalla normativa cogente. Anche in questo caso sono previste due modalità diverse di applicazione dell’intervento:  Azione A -Aree di intervento specifiche, e  Azione B – Classyfarm. Le specie ammesse e il numero di UBA (Unità di Bestiame Adulto) sono definite a livello di singola Regione.

Azione A- Aree di intervento specifiche: sono definite cinque aree di miglioramento all’interno delle quali le Regioni o Province Autonome stabiliscono gli interventi finanziabili (per il dettaglio si può consultare la pubblicazione divulgata questi giorni da Rete Rurale Nazionale cliccando QUI).

  1. Acqua, mangimi e cura degli animali in conformità con le esigenze naturali dell’allevamento degli animali.
  2. Condizioni abitative, come maggiore spazio disponibile, superfici dei pavimenti, luce naturale, microclima controllo e metodi alternativi, come il parto libero, per mantenere gli animali individualmente a seconda delle tendenze naturali delle specie interessate.
  3. Condizioni che consentono l’espressione di un comportamento naturale, come l’arricchimento dell’ambiente di vita o lo svezzamento tardivo.
  4. Accesso all’aperto e pascolo.
  5. Pratiche per evitare la mutilazione o la castrazione degli animali. In casi specifici di mutilazione o castrazione degli animali è ritenuto necessario l’uso di anestetici, analgesici e farmaci antinfiammatori.

Azione B – Classyfarm: valutazione del benessere animale, tramite l’utilizzo di specifiche checklist, afferenti al sistema nazionale Classyfarm. In base alle rilevazioni viene elaborato un punteggio finale che va da 1 a 100. Per poter aderire agli impegni dell’intervento l’allevamento deve soddisfare  le seguenti due condizioni:

  1. punteggio minimo di sintesi almeno pari a 60 (rispetto dei requisiti minimi di legge);
  2. nessuno dei quesiti cogenti  deve avere valutazione insufficiente.

L’allevatore deve assicurare il raggiungimento e/o il mantenimento del punteggio previsto a seconda della fascia di ingresso ed in base a quanto stabilito nella regione di appartenenza.

SRD02 “Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale”

L’azione D di questo intervento è dedicata alla realizzazione di investimenti aziendali rivolti all’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione, che incrementino il benessere  e la biosicurezza. In particolare si parla di miglioramento delle condizioni di stabulazione (aumento dello spazio disponibile, superfici di stabulazione, luce naturale); la cura e il benessere dei capi (fornitura di acqua e mangimi secondo le esigenze naturali) e l’accesso all’esterno agli animali.