La revisione dell’imposta di soggiorno deve prevedere una regolamentazione uniforme per tutti i comuni italiani, comprendendo anche Roma Capitale. È quanto ha indicato CNA Turismo e Commercio nell’audizione davanti alla Commissione finanze del Senato sulla risoluzione riguardante la revisione generale dell’imposta di soggiorno delle strutture ricettive. L’imposta, preso per base di computo il prezzo per il solo pernottamento stabilito dalla singola struttura ricettiva, secondo CNA Turismo e Commercio dovrebbe essere proporzionale all’importo stesso fissando un tetto massimo che non superi comunque i 5 euro per giorno.

CNA Turismo e Commercio, inoltre, ha chiesto che negli interventi di revisione dell’imposta di soggiorno sia esplicitato il fine per l’utilizzo del gettito da parte dei Comuni attraverso il coinvolgimento, in uno specifico tavolo, anche degli operatori del settore al fine di individuare le modalità di utilizzo direttamente riferibili al turismo. La revisione della norma dovrà prevedere anche la semplificazione dei meccanismi legati al gettito dell’imposta e il monitoraggio sul suo effettivo utilizzo che può prevedere anche iniziative per il sostegno agli operatori del settore e in diverse forme di intervento più direttamente legate al turismo, come ad esempio azioni volte alla qualificazione e al ripristino del decoro di luoghi pubblici di interconnessione ed intermodalità del turismo (stazioni, aree portuali, aeroporti).