Sono stati avviati in tutte le Regioni d’Italia i bandi per il restauro e la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale previsti dal PNRR. Prosegue dopo la partenza avvenuta nel mese di marzo del piano Borghi, il cronoprogramma del Piano di ripresa e resilienza del MiC.
Con 590 milioni di euro, assegnati alle Regioni dal Ministero della Cultura, sono quasi 4.000 i progetti che riceveranno un finanziamento in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali. Edifici rurali, mulini ad acqua o a vento, frantoi, caseifici, scuole rurali, fienili, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili che non sono stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati potranno tornare a nuova vita.
La concessione del contributo sarà determinata da un’apposita Commissione nominata dalla Regione, in cui sarà presente un rappresentante designato dal Ministero.
Il contributo è concesso, fino ad un massimo di 150.000 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota dell’80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale.
Le misure del fondo disponibile variano a seconda della Regione, l’obiettivo è invece uguale per tutti: promuovere le aree interne e le zone rurali per tornare a crescere.

A chi è rivolto

Possono presentare domanda le persone fisiche e i soggetti privati profit e non profit, con titolarità del bene antecedente al 31.12.2020.

I proprietari, possessori o detentori del bene devono impegnarsi a proseguire l’attività oggetto dell’intervento per una durata di almeno 5 anni dalla conclusione dell’intervento.

Gli immobili definiti come architetture rurali devono essere provvisti della dichiarazione di interesse culturale con corrispondente decreto ministeriale (ai sensi del D.lgs. n. 42/2004) oppure devono essere stati costruiti da più di 70 anni ed essere censiti o classificati dagli strumenti regionali e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica (ex art 1, comma 5).

Come funziona

La dotazione prevista è pari a 590 milioni di euro a valere sul PNRR. Le risorse a fondo perduto vengono assegnate secondo una ripartizione di base regionale:

  • fino al 80% delle spese ammissibili, nei limiti massimi di 150 mila euro per soggetto ammissibile
  • fino al 100% delle spese ammissibili, nei limiti massimi di 150 mila euro per soggetto ammissibile, se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale con corrispondente decreto ministeriale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004

Gli interventi avranno come oggetto opere materiali, in particolare:

  • Risanamento conservativo e recupero funzionale di elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale
  • Interventi di manutenzione del paesaggio rurale
  • Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi sociali, ambientali turistici (escluso ricettività)
REGIONI Avviso regionale link
Abruzzo https://www.regione.abruzzo.it
Basilicata https://www.regione.basilicata.it
Calabria https://www.regione.calabria.it
Campania https://www.territorio.regione.campania.it
Emilia Romagna https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it
Friuli Venezia Giulia https://www.regione.fvg.it
Lazio https://progetti.regione.lazio.it
Liguria https://www.regione.liguria.it
Lombardia https://www.bandi.regione.lombardia.it
Marche https://www.regione.marche.it
Molise https://www.regione.molise.it
PA Bolzano https://www.provincia.bz.it
PA Trento https://www.provincia.tn.it
Piemonte https://www.regione.piemonte.it
Puglia www.regione.puglia.it
Sardegna https://www.regione.sardegna.it
Sicilia https://www.regione.sicilia.it
Toscana http://www301.regione.toscana.it
Umbria https://www.regione.umbria.it
Valle d’Aosta https://www.regione.vda.it
Veneto https://bandi.regione.veneto.it