Il ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il decreto del 1° luglio 2022, che contiene le disposizioni attuative per la maggiorazione della misura del credito d’imposta per gli interventi formativi 4.0 prevista dal decreto Aiuti.

In particolare, viene confermato che la maggiorazione, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese, si applica se le attività formative vengono erogate da soggetti qualificati, quali:

  • soggetti accreditati da Regioni o Province autonome;
  • Università, pubbliche o private;
  • soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali;
  • soggetti in possesso della certificazione di qualità;
  • Istituti Tecnici Superiori,
  • Competence Center e European Digital Innovation Hub.

Rimangono inalterate le attività formative interessate, che devono riferirsi a vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione negli ambiti di cui all’Allegato A della Legge di Bilancio 2018.

Viene altresì introdotta una attività di verifica delle competenze, atta ad accertare la qualità dell’intervento formativo. Con un decreto direttoriale che sarà emanato a breve, il ministero indicherà i criteri e le modalità di accertamento delle competenze.

L’agevolazione è applicabile per interventi formativi avviati dopo il 18 maggio 2022, e a partire dalla medesima data, i progetti che non soddisfano le condizioni indicate usufruiranno di un’agevolazione pari al 40% per le piccole imprese e al 35% per le medie imprese.

Rimane, invece, invariata l’aliquota per le grandi imprese, pari al 30%.