Bologna, preoccupazione sulle infrastrutture nell’appennino Autotrasporti

CNA Area Appennino bolognese segue con estremo interesse, ma anche con preoccupazione, l’evolversi della discussione sul futuro delle infrastrutture per la viabilità in Appennino. “Ci preoccupa la contrapposizione che si sta creando tra Governo da una parte e Regione Emilia-Romagna dall’altra – si legge in una nota – ci preoccupa l’allungamento dei tempi che comportano gli ulteriori approfondimenti sui progetti della Bretella Reno Setta e sulla variante alla strada statale Porrettana. Le imprese e CNA sollecitano ad una scelta per quanto più possibile rapida, affidata a criteri di ragionevolezza e opportunità per il nostro territorio”. È il commento di Silvia Bernabei, Presidente CNA Area Appennino Bolognese e imprenditrice del settore trasporti, dopo l’incontro tra il viceministro Galeazzo Bignami con alcune Amministrazioni della montagna e dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale Igor Taruffi.

“Dobbiamo evitare che si crei una contrapposizione tra ‘strade del centrodestra’ e ‘strade del centrosinistra’ che rischia di bloccare le decisioni. È assolutamente legittimo avere opinioni politiche diverse, ma poi devono essere le soluzioni tecniche e i fondi a disposizione a stabilire la scelta più opportuna – continua Bernabei – CNA già vent’anni fa raccolse firme a favore della Bretella Reno Setta e anche oggi ritiene che questa potrebbe essere la soluzione migliore per la viabilità in Appennino. Ma se non esistono le condizioni per poterla realizzare, non si deve perdere assolutamente l’occasione della Porrettana riqualificata”.

“Purtroppo, i tempi delle imprese richiedono scelte rapide – conclude la presidente della CNA territoriale – Le aziende della montagna bolognese perdono competitività con le altre aziende concorrenti italiane ed europee a causa dei lunghi tempi di percorrenza delle merci e delle persone. Inoltre, mentre ci stiamo impegnando duramente per uno sviluppo di un turismo che viva 365 giorni all’anno, non aiuta avere ancora le nostre strade che costringono a tempi addirittura più lunghi rispetto a chi invece sceglie località turistiche molto più distanti fuori dalla nostra regione”.