CNA Professioni e CNA Turismo e Commercio hanno partecipato ai lavori del tavolo tecnico per la riforma dell’ordinamento giuridico della professione di guida turistica, che si sono svolti oggi al ministero del Turismo.
Il contributo di CNA alla riforma, che rientra tra gli obiettivi per il turismo nel Piano nazionale di riprese e di resilienza (PNRR), è stato orientato a definire una cornice normativa, allo scopo di tutelare contemporaneamente utenti/visitatori e guide turistiche come operatori qualificati in grado di garantire la corretta rappresentazione del patrimonio culturale italiano.
In sostanza, queste le proposte presentate:
- l’individuazione dell’ambito regionale di specializzazione dove si intende svolgere la professione al fine di garantire una corretta e puntuale rappresentazione del vasto patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano;
- l’istituzione di un elenco delle guide turistiche dove risultano iscritti le guide già abilitate e i soggetti che hanno superato l’esame di abilitazione;
- una specifica area territoriale per lo svolgimento della professione in modo da acquisire, in modo adeguato, le conoscenze in riferimento al patrimonio storico, culturale, religioso, architettonico, artistico, archeologico e monumentale, al patrimonio demo-etno-antropologico, paesaggistico, produttivo ed enogastronomico;
- la possibilità dell’estensione ulteriore ad altri ambiti territoriale previo superamento di specifico esame al netto delle discipline basilari e propedeutiche;
- la definizione dei requisiti di accesso e di partecipazione all’esame di abilitazione alla professione di guida turistica che avvenga soltanto per mezzo di esami promossi o validati dal nostro Paese
Durante i lavori del tavolo tecnico è stato, altresì, sostenuta la necessità dell’accesso garantito alle guide abilitate in tutti i luoghi della cultura in cui esercitano la loro professione anche per motivi di formazione, sopralluogo e aggiornamento.