Quelle 5mila storie che si incontrano

Cinquemila tra artigiani e piccoli imprenditori, tutti insieme riuniti per un evento associativo, non s’erano mai visti. E non solo in CNA. Un’occasione da ricordare. E non solo per la CNA.

Ad Ancona l’assemblea annuale della Confederazione ha lasciato sbalorditi dirigenti e iscritti venuti da tutta Italia, molti partiti nel cuore della notte, a macinare centinaia e centinaia di chilometri. Uno sbalordimento ovvio per loro. Meno ovvio è che l’assemblea abbia fatto la sua evidente impressione anche in autorità e ospiti. Per il colpo d’occhio del PalaPrometeo gremito in sala e sugli spalti abituati ad accese sfide di pallacanestro. E per l’organizzazione funzionante come un orologio. Svizzero e di qualità. Sarà un caso che gli interventi del ministro Stefano Patuanelli e soprattutto del premier Giuseppe Conte siano stati più lunghi del prevedibile? E molto incisivi? Un palasport, che racconta di grandi imprese sportive, di tribune roventi, di cori che uniscono o dividono, ha messo insieme per una volta migliaia di storie personali, familiari, imprenditoriali di italiani che “si svegliano al mattino” mentre “il mondo intorno sta dormendo” e “il sole ancora non c’è”. Sollevando un’onda adrenalinica come mentre cantava Lorenzo Baglioni il suo inno all’orgoglio artigiano.

Certo, da sabato 26 ottobre 2019, l’universo CNA cambia parametri. L’assemblea di Ancona rappresenta una prestazione complessa da eguagliare nei prossimi anni. Da ricordare a chi non c’era, e si morde le mani, da chi invece c’era, orgoglioso. Nel contempo è un benchmark sfidante. A piazza Armellini 9A, nel palazzo moderno ed efficiente che ospita la sede nazionale, in realtà già si lavora alla prossima edizione. E chi ad Ancona non c’era o non poteva esserci, già lavora a sua volta per non mancare il prossimo appuntamento.

 

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