Recovery plan, più attenzione per le Pmi del Nordest

CNA Nordest esprime forte preoccupazione per l’instabilità politica nazionale e per la destinazione delle risorse del Recovery Plan. Il coordinamento triveneto (CNA Veneto, CNA Friuli Venezia Giulia e CNA Trentino Alto Adige) si è riunito in videoconferenza per programmare le attività del 2021. Il primo atto è stato il passaggio di consegne da Claudio Corrarati, portavoce uscente e presidente di CNA Trentino Alto Adige, a Alessandro Conte, nuovo portavoce e presidente di CNA Veneto.

I presidenti ed i direttori delle tre CNA hanno espresso “forte preoccupazione per l’evoluzione politica nazionale delle ultime ore, che porta ulteriore incertezza per le imprese delle rispettive regioni, in un clima già pesantemente compromesso dalla pandemia e con, all’orizzonte, ulteriori e prolungate restrizioni per le attività economiche, rese peraltro di difficile interpretazione a causa di stratificazioni normative nazionali e regionali, a volte persino comunali, che rendono il quadro difforme tra territori limitrofi”.

“In questo contesto che non tiene conto delle necessità e delle difficoltà delle micro, piccole e medie imprese – rileva CNA Nordest – rileviamo la disattenzione programmatica nella stesura del Recovery Plan verso il tessuto delle Pmi, molto sviluppato nel Nordest, che necessita di piani di intervento che valorizzino le aziende e il loro forte legame, anche occupazionale, con il territorio. Ed è su questo punto che dovrebbe incentrarsi il dibattito, prima ancora che sugli equilibri politici, i quali sono comunque necessari per garantire stabilità gestionale nel medio periodo”.