“La prossima legge di stabilità dovrà contenere misure che possano effettivamente allungare il passo della ripresa” è quanto dichiarato dalla delegazione di RETE Imprese Italia in audizione alle Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato, avvenuta ieri sera nella Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati.

Nonostante l’economia italiana sia ritornata finalmente a crescere dopo un triennio di variazioni negative, il trend del PIL ha chiuso l’anno con un marcato rallentamento ed è stato al di sotto, se pur di poco, della previsione della Nota di aggiornamento di settembre. Sull’entità della ripresa, pesa anche l’involuzione delle economie emergenti che frenano e portano instabilità in alcuni mercati finanziari rischiando di agire anche sulla crescita del nostro export. Oltre ciò, continua a pesare su tutta l’area euro la persistenza di condizioni di bassa inflazione, causata principalmente dalla caduta dei prezzi degli energetici e dalla scarsa ripresa della domanda che tengono il tasso di variazione dei prezzi bel al di sotto del 2% di target fissato dalla BCE.

Nota positiva riguarda certamente la crescita dei consumi, che ha portato ad un inversione del ciclo. Dovuta alla ripresa del reddito disponibile, anche se in parte usato per ricostituire i risparmi, e all’aumento (se pur minimo +0,8%) del potere d’acquisto delle famiglie e che comunque, per il momento, non hanno portato un grosso impatto sulle vendite.

E’ necessaria dunque – si legge nella nota di RETE Imprese Italia – un’ulteriore spinta e sostegno dell’economia, agendo sui margini di bilancio.

Molti i temi toccati durante l’Audizione: dalla situazione del credito delle micro e piccole imprese, ai temi del lavoro e dell’istruzione, all’imposizione fiscale, alla razionalizzazione delle spese della PA, ai trasporti per finire con l’ambiente e la sostenibilità.

In allegato il testo dell’Audizione.