Sisma Umbria, a rischio il futuro dei territori colpiti

Un grido di dolore unanime è stato lanciato dai rappresentanti di imprese e cittadini nel corso di un’audizione della seconda Commissione consiliare della Regione Umbria per fare il punto sulla ricostruzione post-sisma 2016.

Dopo le audizioni dei sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto e dei rappresentanti delle professioni tecniche, la Commissione ha incontrato a Norcia i rappresentanti di CNA, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confindustria, Confcooperative, Cgil-Cisl-Uil, Comunanze agrarie del territorio, Usl 2, Ufficio speciale ricostruzione, Comitato Rinascita Norcia, Asp “Fusconi Lombrici Renzi”, Istituto omnicomprensivo “De Gasperi” e “Tutti i colori del mondo onlus”.

“La sopravvivenza negli ultimi anni ha comportato l’esaurimento dei risparmi di una vita, molte aziende hanno chiuso i battenti – hanno affermano i rappresentanti delle imprese – Chi è ancora attivo chiede chiarezza sul futuro“.

“Nel nostro campo, quello manifatturiero, i tempi sono troppo lunghi – ha precisato Francesco Vestrelli di CNA Umbria – c’è scarso personale per un impegno così grande. Chiediamo politiche di sostegno attraverso i fondi strutturali”.

I Sindaci dei Comuni interessati e i professionisti all’opera nei vari settori hanno chiesto più personale per gli uffici e una semplificazione normativa che consenta di mettere in moto una ricostruzione finora legata da vincoli e normative che finiscono per essere il primo e più grande ostacolo. Secondo i presenti deve essere snellita fortemente la fase della rendicontazione per non rimanere indietro con i pagamenti come accade attualmente. È stato inoltre richiesto un tavolo permanente che possa farsi carico delle molteplici criticità della ricostruzione.

Preoccupazione è stata espressa anche dai cittadini che hanno evidenziato la “difficoltà di vivere in un territorio che si sta spopolando, che sta vedendo i giovani andare via, le aziende chiudere e i servizi venire a mancare”. Richiesta di aiuto anche da parte del mondo della scuola che si sta impegnando a fondo per trattenere sul territorio i ragazzi. “Nonostante i ritardi dovuti alla burocrazia abbiamo comunque lavorato e siamo andati avanti, ma servono interventi e strategie condivise” ha affermato Rosella Tonti, dirigente scolastico dell’istituto omnicomprensivo “De Gasperi” di Norcia.