CNA Balneari chiede lo stralcio degli articoli relativi alle concessioni balneari del Ddl Concorrenza che il Parlamento si appresta ad approvare.
CNA Balneari si fa portavoce della legittima preoccupazione dell’intera platea imprenditoriale, forte di circa 30mila imprese, che teme di affrontare le gare pubbliche senza il riconoscimento del valore commerciale delle imprese né di un equo indennizzo del lavoro di una vita, spesso di più generazioni, e degli investimenti effettuati negli anni.
Le imprese hanno bisogno di stabilità, di tempi certi, di una normativa chiara e definita. Tante imprese balneari hanno dimostrato proattività e fiducia nel futuro partecipando ai bandi del Pnrr per ottenere gli incentivi agli investimenti mirati a migliorare l’offerta turistica nel segno della riqualificazione, dell’efficientamento energetico, della digitalizzazione, della eliminazione delle barriere architettoniche. CNA Balneari si appella allora alla politica: non si può abbandonare un settore tanto significativo nell’economia e nella società italiane a un avvenire incerto.