Giudizio positivo di Rete Imprese Italia al decreto terremoto, illustrato questa mattina dal commissario per la ricostruzione Vasco Errani ai rappresentanti degli enti locali e alle forze sociali. “Il commissario Errani, che ringraziamo, ha detto che in tempi brevissimi ci sarà il decreto. Non ha specificato il giorno in quanto ci sono anche delle problematiche importanti da rispettare. Non non sarà un decreto ponte ma il decreto della ricostruzione”. Dovrà contemplare quindi tutti gli aspetti, da quelli tecnici a quelli che riguardano il fisco, le imprese. Non solo quindi le questioni che riguardano l'”emergenza”, spiega Daniele Vaccarino, presidente nazionale CNA e portavoce di Rete Imprese Italia, interpellato dall’agenzia Dire. 

Vaccarino è particolarmente soddisfatto per la parte che riguarda le “agevolazioni. Con il credito d’imposta chi ne ha diritto andrà nella propria banca e otterrà i fondi necessari che saranno poi smaltiti, proprio attraverso il credito di imposta. E’ una procedura molto snella”. “Prime e seconde case – aggiunge – saranno tutte ricostruite con un contributo al 100 per cento, mentre non saranno ritenute tali, e riceveranno un contributo al 50 per cento, quelle che sono fuori dai centri e che sono diverse dalle altre seconde case, che sono abitate, anche se non tutto l’anno”. 

Vaccarino sottolinea che “sono state recepite tutte le questioni riguardanti le sospensioni fiscali che avevamo chiesto, aggiungendo anche alcune precisazioni rispetto alle imprese che possono partecipare alla ricostruzione. Le imprese dovranno essere iscritte a una ‘white list’, anche quelle che partecipano al subappalto, e questo ci rende particolarmente soddisfatti. Per gli interventi che vengono chiamati leggeri sarà sufficiente la domanda d’iscrizione. E’ una procedura che può sveltire e al tempo stesso garantire legalità e trasparenza”.

Il decreto andrà con ogni probabilità all’esame del cdm di questo pomeriggio. Il giudizio di imprese e sindacati, che pure attendono di leggere il testo, è sostanzialmente positivo. Errani a quanto si apprende non ha indicato l’ammontare dei fondi che saranno necessari ma ha confermato che il governo stanzierà tutto il necessario, sulla base di una procedura che prevede in una prima fase l’istituzione di un fondo ad hoc e poi lo stanziamento in manovra sulla contabilità generale. 

Confermati, a quanto si apprende, il credito d’imposta, la ricostruzione anche per le seconde case, seppure con una differenziazione tra quelle che sono nel perimetro dei comuni colpiti dal sisma e le seconde case a tutti gli effetti, che avranno diritto a una quota di risarcimento del 50 per cento. Con il decreto scatterà poi una vasta gamma di esenzioni e agevolazioni fiscali e contributive per i cittadini, i lavoratori e le imprese del territorio colpito dal sisma del 24 agosto. 

Alla riunione erano presenti tra gli altri, oltre ad Errani e Vaccarino, i presidenti del Lazio Nicola Zingaretti e dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, il segretario della Uil Carmelo Barbagallo, il segretario confederale della Cisl Giovanni Luciano.