Firmato oggi un Protocollo d’intesa per promuovere percorsi formativi e accompagnare al reinserimento lavorativo nel settore dell’edilizia i detenuti del Complesso Penitenziario di Capanne e le persone in esecuzione penale esterna. L’iniziativa, svolta presso il Cesf-Centro edile per la sicurezza e la formazione di Perugia, mira all’inclusione sociale dei detenuti in linea con l’articolo 27 della Costituzione.
L’accordo è stato sottoscritto da Antonella Grella, direttrice del Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia “Capanne”, Maria Biondo, direttrice dell’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Perugia, Agostino Giovannini, presidente del Cesf, e dai rappresentanti delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali del settore edile, tra cui CNA Costruzioni.
Emanuele Bertini, Presidente di CNA Costruzioni Umbria, ha dichiarato: “Quello di oggi è un risultato importante raggiunto grazie alla lungimiranza e alla disponibilità di tutti i soggetti coinvolti nel Protocollo. Noi imprenditori siamo pronti ad aprire i nostri cantieri, consapevoli di quanto il lavoro sia elemento fondamentale per la dignità della persona. Si tratta di una dimostrazione tangibile di come il comparto delle costruzioni possa essere un agente di cambiamento positivo all’interno della comunità.”
Il Protocollo affida al Cesf il compito di progettare e realizzare i percorsi formativi che meglio rispondono ai fabbisogni delle imprese e alla domanda del mercato del lavoro di settore. I percorsi formativi saranno rivolti prioritariamente ai profili di addetto alle opere murarie, decorazione e pittura, e manutenzione ordinaria.
Contestualmente al Protocollo, è stato presentato il primo progetto “Ri-costruire il futuro – progetto per l’integrazione socio-lavorativa dei carcerati,” realizzato dal Cesf con il sostegno di Fondazione Perugia. Nella prima fase del progetto sono stati selezionati 15 detenuti, che seguiranno una formazione nel laboratorio attrezzato all’interno del complesso penitenziario e avvieranno un’attività di lavoro su un manufatto reale all’interno del carcere.
Le associazioni datoriali, tra cui CNA Costruzioni, saranno coinvolte nel favorire il reinserimento lavorativo dei detenuti, raccogliendo disponibilità dalle imprese edili a offrire opportunità di lavoro ai partecipanti al corso. Verranno organizzati eventi di networking e incontri pubblici per creare consapevolezza sui benefici del reinserimento lavorativo e ridurre i pregiudizi.