Ferrara Rinasce, il bando messo in capo dalla Giunta comunale ferrarese, è un importante strumento per contribuire ad alleviare le gravi difficoltà delle imprese del territorio. Proprio in virtù della missione che il bando si prefigge, è fondamentale far sì che esso rispecchi, nel modo più fedele possibile, la pluralità di attività che sono state, e – inevitabilmente – saranno danneggiate, dalle restrizioni decise dal Governo.
CNA ha quindi chiesto al Comune di Ferrara – con una lettera a firma del direttore generale Diego Benatti – di ampliare la platea delle imprese che potranno ricevere i contributi a fondo perduto del prossimo bando Ferrara Rinasce.
All’amministrazione CNA Ferrara ha rivolto – sottolinea il Presidente di CNA Area Ferrara, Riccardo Cavicchi- richieste mirate, in primis, che i contributi erogati siano destinati anche alle imprese fino a 20 dipendenti.
Tra le altre istanze figura l’estensione anche alle imprese artigiane della ristorazione che non fanno somministrazione (pizzerie al taglio, rosticcerie, paninerie) e tutte le attività in grave difficoltà, inspiegabilmente ignorate dal Decreto Ristori del Governo, come quelle nell’ambito dell’allestimento di stand fieristici e la creazione artistica.
La lettera inviata da CNA Ferrara all’amministrazione comunale, tuttavia, non affronta soltanto i temi collegati al bando Ferrara Rinasce ma anche la questione della didattica a distanza alle scuole secondarie di secondo grado che inevitabilmente si ripercuote sul trasporto scolastico. In merito, la Confederazione si era già espressa, proponendo di trovare insieme alle imprese del trasporto privato una soluzione.
“Abbiamo chiesto all’amministrazione – prosegue Cavicchi- di attivare subito un tavolo di confronto sul superbonus 110% e sul risparmio energetico, da cui potrebbe venire un impulso alla filiera dell’edilizia, delle costruzioni e dell’energia. Non manca, inoltre, la volontà di dare un contributo a tutte le iniziative che contribuiscono al bene della comunità, come nel caso del progetto per la consegna a domicilio della spesa, a cui abbiamo aderito. Crediamo possa fare la sua parte per proteggere e tranquillizzare tante persone anziane del nostro Comune”.
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