“Attraverso il patrimonio gastronomico, collegato alle dinamiche del turismo, possiamo dare concreto slancio al Pil del nostro Paese. L’azione e l’impegno del governo nel sostenere e valorizzare finalmente questi settori ci confortano”. Così il segretario generale della CNA, Otello Gregorini, ha indicato la direttrice di marcia verso cui indirizzare risorse ed energie per generare crescita e opportunità di lavoro. Lo ha affermato in occasione della sua visita in Sicilia, per partecipare a “Taormina Food Expo”, che si è svolta dal 23 al 26 novembre, organizzata da CNA Sicilia con il supporto di CNA Agroalimentare Nazionale, il contributo e il patrocinio della Regione Siciliana, in collaborazione con l’Unione regionale cuochi siciliani (afferente alla Federazione italiana cuochi) e altri enti, consorzi e partner privati.

Intervenendo al convegno su “La filiera agroalimentare della Sicilia: potenzialità e sviluppo delle produzioni a marchio Ig”, Gregorini ha osservato come “di questo segmento, a cui leghiamo il turismo esperienziale, dobbiamo fare una vera e propria vocazione imprenditoriale, forte della possibilità di potere reperire le materie prime che sono anche bellezza, storia e cultura”.

Il nostro segretario generale ha poi posto l’accento sulla necessità che le istituzioni legiferino provvedimenti a misura di piccola impresa: “La ragione è semplice – ha spiegato – dettata dal dato conclamato, che il 98 per cento del tessuto produttivo italiano è rappresentato da imprese con meno di 50 addetti”. In conclusione, un appello: “Nel nostro Paese occorre, come facciamo noi in CNA, fare squadra se vogliamo vincere le sfide con l’Europa”. Un richiamo alla finanza, alle istituzioni politiche e non solo: non sempre in rete, non sempre collegate e interconnesse per favorire le esigenze di crescita delle imprese e dell’economia dell’Italia.