Entro il 30 settembre di quest’anno sarà possibile effettuare la cessione agevolata dei beni immobili dalle società ai singoli soci e l’estromissione agevolata dei beni immobili strumentali dell’imprenditore individuale dalla sfera d’impresa a quella privata, mediante annotazione nelle scritture contabili.

L’argomento è stato approfondito ieri sera (3 maggio 2016) da CNA-SHV nel corso di un incontro con l’esperto Paolo Convento, al quale hanno partecipato numerosi associati interessati all’opportunità, prevista dalla Legge di Stabilità del Governo, perché in pensione o prossimi a lasciare l’attività. “Con 5.000 aziende in cerca di successore e tanti giovani senza lavoro che vorrebbero subentrare, è opportuno sfruttare il beneficio fiscale che consenta di dare continuità alle aziende”, ha detto Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV, introducendo l’incontro.

Il commercialista Convento ha approfondito la tematica. La “privatizzazione” degli immobili societari con la tassazione ordinaria è molto costosa. La misura introdotta dal Governo, dopo le pressanti richieste del mondo economico, consente invece di applicare un’imposta sostitutiva agevolata dell’8% sulla plusvalenza, calcolata peraltro su un valore dell’immobile basato sulla rendita catastale rivalutata, che risulta essere generalmente inferiore al valore di mercato. Possono beneficiare dell’agevolazione le società commerciali o di capitali per terreni o fabbricati, esclusi quelli strumentali per la destinazione dell’attività. I soci beneficiari sono quelli che risultano alla data del 30 settembre 2015. L’assegnazione di un immobile a un socio può avvenire o attraverso uno scambio tra l’immobile stesso e le riserve aziendali o tramite pagamento da parte del socio. C’è anche la possibilità di trasformare la società commerciale in società semplice, con compito prevalente della locazione degli immobili privatizzati con aliquota agevolata.

Anche per gli imprenditori vale l’imposta agevolata dell’8% da pagare in due tranche (entro il 30 novembre 2016 e in sede di dichiarazione 2017): potranno privatizzare sia gli immobili strumentali per natura sia gli immobili strumentali per destinazione. I beni si calcolano nella sfera privata sin da quando sono stati acquistati dall’azienda.

Per ulteriori chiarimenti, è attivo il servizio di consulenza fiscale di CNA-SHV.

Rimangono aperti alcuni quesiti sulla compatibilità tra questa procedura e i vincoli imposti dalla Provincia. “Per le ditte individuali – ha spiegato Gianni Sarti, urbanista di CNA-SHV – l’imprenditore è già proprietario dell’immobile anche secondo il Tavolare e la privatizzazione non incide sui vincoli provinciali. Per le società, il passaggio di proprietà degli immobili deve fare i conti con i vincoli: quello decennale per chi ha ricevuto un contributo a fondo perduto, il divieto di alienazione ventennale e il vincolo eterno di destinazione d’uso a scopo produttivo. L’alloggio di servizio è legato all’attività produttiva e il vincolo non scade. Se l’imprenditore va in pensione, deve vendere azienda e alloggio insieme, ma il mercato è statico. Stiamo cercando una soluzione con la Provincia che consenta la vendita separata di azienda e alloggio”.