Appalti pubblici, migliorare l'accesso delle MPI del settore edile si può. Ecco come

“La delibera del comune di Modena di applicare lo ‘sblocca appalti’ va nella direzione giusta ed è la positiva risposta ad una nostra precisa richiesta: quella di coinvolgere negli appalti, per quanto possibile, le imprese locali”. Commenta così Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena, la decisione del comune di avvalersi di affidamenti diretti e procedure negoziali semplificate senza bando, per incentivare gli investimenti pubblici durante il periodo emergenziale, garantendo la rotazione degli operatori economici da invitare e verificandone l’affidabilità.

Per lavori di importo inferiore ai 150mila euro (75mila per servizi e forniture), l’Amministrazione si avvarrà dell’affidamento diretto, con il coinvolgimento delle micro, piccole e medie imprese.

Per gli importi superiori, la normativa prevede la procedura negoziata, senza bando, nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti, per tre tipologie diverse di affidamenti, con un numero di operatori da invitare che varia da almeno cinque ad almeno 15 in base all’importo dei lavori.

“Ora ci attendiamo che anche le altre amministrazioni della provincia facciano propri gli indirizzi assunti da Modena. La CNA cercherà di sensibilizzare tutti i sindaci del territorio ad adottare le stesse procedure, per dare una mano concreto alle imprese del territorio”, conclude Vincenzi.