CNA valuta positivamente l’attenzione della Regione Emilia-Romagna relativamente al problema dello stoccaggio dei rifiuti speciali, una situazione già denunciata dall’Associazione e che rischia di determinare un rincaro sino all’80% dei costi per il loro smaltimento. Secondo l’Associazione, l’individuazione di un canale privilegiato per la valutazione delle richieste di incremento delle domande di stoccaggio, e il confronto per arrivare ad un accordo che dia una priorità allo smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dalle imprese modenesi, sono azioni che possono contribuire a risolvere questo problema, che rischia di ledere la competitività delle imprese del nostro territorio.

Per CNA, peraltro, si tratta comunque di un intervento tampone. Ad avviso della Confederazione, infatti, la gestione dei rifiuti deve prevedere soluzioni a tutto campo, che rispondano alle effettive necessità del territorio, non a ideologie spesso di facciata. E’, infatti, utopistico pensare ad una gestione dei rifiuti che si basi esclusivamente sulla raccolta differenziata: per gestire il problema rifiuti in modo realistico occorre progettare la realizzazione di termovalorizzatori avanzati che siano complementari alla raccolta differenziata.

Secondo l’Associazione, una gestione equilibrata e moderna dei rifiuti richiede raccolta differenziata, termovalorizzatori (che sarebbe opportuno definire termoutilizzatori, visto la loro la capacità di produrre notevoli quantità di elettricità e calore, sostituendo così combustibili fossili comunque inquinanti e da cui ancora oggi dipendiamo in modo massicci) e piccole quote di discarica degli inerti prodotti da queste ultimi. E, visto che quello dei rifiuti è un servizio concessione, sarebbe utile che le multiutility del nord Italia, di cui spesso i comuni sono soci, ne coordinassero il ritiro per garantire la concessione degli impianti già esistenti.

Laddove convivano alte concentrazioni di popolazione e un numero così importante di fabbriche, è indispensabile pensare ad una gestione dei rifiuti che preveda la raccolta differenziata e il conseguente riciclaggio dei rifiuti accanto al recupero di energia. Questa è l’unica strada per dare una risposta a queste problematiche.

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