Tornare al monopolio postale danneggia imprese e cittadini

Ripristinare forme di monopolio nei servizi postali rappresenta un pericoloso ritorno al passato, capace di provocare un grave danno alle imprese del settore privato, ai cittadini e, quindi, al mercato. Di fatto, si vanificano i benefici della concorrenza. E’ quanto afferma la CNA che torna a esprimere forte preoccupazione alla luce dei tentativi di introdurre nuove forme di monopolio nei servizi di notificazione a mezzo posta. Dopo l’emendamento presentato alla Legge di Bilancio che, in modo surrettizio, prova a ristabilire le condizioni di monopolio a favore di Poste Italiane per il recapito di patenti, carte d’identità, passaporti, visti ecc., CNA rileva una ulteriore e non condivisibile proposta di modifica alla Legge di Bilancio sul tema delle notificazioni degli atti giudiziari e delle violazioni al Codice della strada.

A quasi due anni dall’abrogazione del regime di esclusiva e in attesa che si completi il processo di liberalizzazione del mercato, nuovi paletti incombono inspiegabilmente sugli operatori postali privati, già in sofferenza con rischi per migliaia di posti di lavoro.

CNA ribadisce la propria contrarietà all’innalzamento di ulteriori barriere all’accesso nel mercato. Al riguardo, occorre sottolineare che l’Autorità di settore (AGCOM), aveva per la prima volta preso in considerazione gli operatori postali privati il cui modello di network prevede l’aggregazione di più soggetti in un’organizzazione unitaria. La nuova proposta emendativa introduce gravosi oneri in capo agli operatori che compongono ciascun network, avvantaggiando così di fatto l’unico soggetto che dispone di una rete proprietaria.

CNA rinnova pertanto l’appello al Governo e al Parlamento affinché adottino ogni iniziativa utile a rendere effettiva l’offerta al pubblico dei servizi di notificazione a mezzo posta da parte di tutti i titolari di licenza individuale speciale, altrimenti impossibilitati a svolgere concretamente l’attività.